La Cuite, sbronza in due a San Salvario

Lei
Oggi voglio parlarvi de “La Cuite” a San Salvario, Torino.
Giusto qualche giorno fa siamo andati a prendere un aperitivo per organizzare una mostra sull’acqua per i referendum di questo weekend. Un aperitivo interessante con due amici interessanti: Fredrik e Nicoletta, due artisti, lui fotografo svedese, lei illustratrice e scrittrice pugliese.
E’stata una serata ricca di spunti, iniziative e progetti e questo localino ha fatto da perfetta cornice creativa. E’ aperto da qualche mese e ricorda un po’ i locali di Barcellona, nonostante il nome sia francese. La Cuite, ovvero la sbronza ed è tutto un avvertimento!
Il locale si estende in lunghezza con sgabelli alti e tutti vicini, un bancone su un lato e un corridoio dall’altra dove si può bere (ed esagerare!) vicini vicini.
Il gestore del locale è simpatico, socievole, con un sorriso accogliente che favorisce la chiacchiera immediata.
La caratteristica di questo ”gioiellino” è la varietà di vini appesi alla parete e le famose tapas, rigorosamente a pagamento come in Spagna. Tutto subito: noi torinesi non siamo più abituati a pagare cibo all’ora dell’aperitivo, però qui si inverte la tendenza e invece di portate dozzinali in cui affogare la fretta, qui scegli accuratamente come spendere i tuoi 1,50 a suon di sardine, mini-hamburgher di pollo, piattini di bucatini al ragù. In effetti pagando si fa più attenzione a cosa si mangia e si sceglie con cura se cenare o limitarsi ad un vero e proprio aperitivo e proseguire la serata da qualche altra parte.
La Cuite è un locale perfetto per San Salvario, risponde all’anima del quartiere si amalgama ed emerge con eleganza. Lo straconsiglio per una bella sbronza in due!

Lui
La Cuite nasce in quest’angolo di San Salvario fino a pochi mesi fa meno frequentato (se così si può dire) di altri. Ora, complici le ultime aperture selvagge, il suo piccolo dehor è sovrastato da un enorme dehor di un’altrettanto enorme pizzeria che per girarla ci vuole la navetta.
Ma La Cuite non perde il suo originale fascino iniziale. Anzi, lo rivendica se possibile, cercando di preservare quell’anima del quartiere che molti stanno provando a demolire ma che i due gestori difendono e valorizzano.
La carta dei vini spazia tra bianchi e rossi italiani, con incursioni francesi. Alessandro, uno dei due titolari (ah, sono fratelli!) ha passione e si vede. Ama andare alla ricerca di etichette minori e di valore, talvolta biodinamiche, senza farsi prendere troppo la mano da nomi di fama mondiale (e prezzi anche) che qui non avrebbero il loro habitat.
In questa ricerca è aiutato anche dai ragazzi del vicino Rossorubino, una garanzia insomma.
Per quanto riguarda il primo appuntamento? Straconsigliato, non impegna, non ingessa, ma ha quell’atmosfera che può far dire alla lei: “però, che scelta originale e poco scontata il ragazzo!”.
Per le cene a lume di candela e posate d’argento c’è sempre tempo.

La Cuite
via Baretti 11/G
10125 Torino, Italia

2 Comments

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  1. Dopo tali garbate annotazioni, non vedo l’ora di portarci il mio lui (il primo appuntamento… da sposati!) e riassaporare quel sapore andaluso accalorante e suadente. Bravi!

  2. Bella sorpresa il vostro blog, mi piace il vostro modo di descrivere…concordo con voi La Cuite è un gran bel posto con una selezione di vini da lode (le tapas di sardine da urlo)

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