Da Manueli il sapore rustico della Romagna

Lei
Inizia il viaggio verso sud fermandosi nelle terre romagnole a trovare un’amica che da anni ha lasciato Torino per gestire un fantastico agriturismo chiamato Ca de Gatti. Il sentiero che conduce alla casa è tortuoso e si chiama sentiero della poesia e ad ogni albero ci si può fermare per leggere su un cartello rosso la poesia degli avi della famiglia Tini. Ma sulla strada ci assale un languorino ed essendo le tre del pomeriggio riusciamo a trovare sulla strada nella borgata di Santa Lucia presso Oriolo dei fichi un’unica trattoria aperta, da Manueli. La fame ci trascina in questo posto dove ci accontenteremmo di qualsiasi insalata pur di placare la fame e alzare il calo glicemico dal viaggio faticoso. Invece ci accoglie un gazebo tipico di campagna con piante e dehor a regola d’arte e a proposito d’arte il locale ampio e arieggiato è decorato ovunque da dipinti sui muri e quadri in stile 800 tra nature morte e ritratti di contadini altezza uomo. Le cameriere con la “s” sibilata romagnola e un signore con i baffetti sorridente e accogliente ci danno il benvenuto. Volendo stare leggeri e vista la tarda ora ci indirizziamo verso soluzioni veloci. Piadine con squacquerone e prosciutto crudo e gnocchi fritti, che qui in Romagna hanno le dimensioni di una navicella spaziale. Non contenti ordiniamo anche piccoli crostini misti che in realtà si rivelano al di sopra dell’immaginazione: bruschettine di caponata, funghi, pomodori, carciofi, speck e altri orpelli indefinibili. Che gioia si respira in questo posto, i prodotti sono genuini e allegri così come lo sono le persone che ci circondano. Sembra tutto surreale come in un film di Antonioni, facce vere, situazioni grezze e allo stesso tempo con un tocco di nostalgia di tempi andati. Se è un posto per la prima volta? Se è amore vero questo posto fa per voi.

Lui
Inauguriamo la pagina vacanziera del blog.
Siamo partiti alla volta della Puglia, terra che ha regalato le origini familiari dello scrivente, insieme ai due amici fotografi che ci accompagnano in questo viaggio lungo l’italico stivale. Dopo una breve tappa familiare, ma non priva di sapori genuini come piacciono a noi, tra le colline tortonesi, la seconda sosta prima del tappone finale ci ha visto arrampicati tra i declivi intorno a Faenza. A Brisighella per la precisione.
Destinazione Ca’ de Gatti, agriturismo dal panorama mozzafiato gestito in maniera egregia da amici della coinquilina.
Tra Faenza e l’agriturismo si snodano strade di vigne Sangiovese e altre colture che, a ben guardare, ricordano senza nulla invidiare le più famigerate zone senesi.
Qui, nella piccola frazione di Santa Lucia, “alla fine della discesa, dove c’è il tabacchi”, il ristorante Manueli ci ha accolto all’insolita ora delle 15 passate. Con un sorriso (primo punto guadagnato).
Siamo nella patria del maiale, che qui è il protagonista assoluto di un po’ tutte le portate, dolci esclusi.
Il menu rispecchia e rispetta la vera tradizionale arte del “sano” mangiare romagnolo. Pizza fritta (altrove conosciuta come gnocco fritto o torta fritta), piada, prosciutto crudo, affettati di caccia, squacquerone. Un tripudio regionale, appunto. Con tanto di accenti e giovialità.
Ecco, se la vostra lei è vegetariana forse la Romagna non andrebbe messa sul podio delle soluzioni. A meno che non vogliate assistere, come è capitato a noi alla graziosa scenetta: “scusi, ma in questa bruschetta c’è della carne?” “Ma no, giusto un po’ di speck”.
Questa è la Romagna. E Manueli ne incarna lo spirito rustico.

Ristorante Manueli – Santa Lucia
Via Santa Lucia 171
48018 Faenza (RA)
Tel. 054.664204

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